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domenica 28 aprile 2013

Jane Eyre - Charlotte Bronte

Jane Eyre - Charlotte Bronte
Pagine: 508
Edizione: Crescere edizioni
Titolo originale: Jane Eyre


TRAMA
Dopo un'infanzia difficile, di povertà e privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istruttrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nelle soffitte del suo tetro palazzo.


RECENSIONE
Non vedevo l'ora di iniziare questo libro, perchè tutti lo hanno sempre definito molto diverso dagli altri classici ed ero curiosa di scoprire il motivo per cui venisse descritto in questo modo.
La diversità si coglie fin dal principio nella narrazione: Jane racconta in prima persona e, a volte, parla direttamente al lettore dando spiegazioni o introducendo discorsi. La scrittura è attuale anche se, ovviamente, di livello elevato, ed è scorrevole e coinvolgente.
Inoltre, il fatto che Jane parli in prima persona rende più facile l'identificazione in lei: è una ragazza abbastanza comune in cui ogni adolescente può facilmente immedesimarsi;
mi ha colpito soprattutto la sua scarsa autostima, sembra non accorgersi del suo coraggio e della sua forza d'animo, ma solo della mancata bellezza e modesta situazione economica. 
C'è anche però un punto a sfavore del fatto che sia lei a raccontare. In questo modo, infatti, noi abbiamo un'idea ben precisa di quali siano le sue emozioni, poichè vengono calcate molto. In alcuni passaggi del libro queste marcature sugli stati d'animo possono risultare addirittura pesanti e bloccano la storia per interi paragrafi, intralciando l'andamento scorrevole della lettura.
Un elemento quasi sempre presente nei classici è la componente amorosa, che ovviamente ritroviamo anche qui. La parte del libro in cui si parla della nascita dell'amore fra Jane e Rochester è quella, a mio parere, più interessante: l'autrice scrive in maniera viva e palpitante e trasporta il lettore nei tormenti e nelle passioni.
I due formano una coppia veramente particolare: sembrano sentirsi a proprio agio con l'altro fin da subito, anche solo restando seduti in silenzio l'uno di fianco all'altra; allo stesso tempo sembrano provare un certo sconforto nello stare vicini, perchè sanno che è sbagliato, essendo il signor Rochester ormai adulto e Jane solo diciottenne. 
I dialoghi fra i due sono strani come loro; talvolta sono addirittura difficili da comprendere, poichè sono entrambi estremamente intelligenti, ma anche contorti.
All'amore si amalgama poi una componente di mistero che rende la lettura ancora più coinvolgente; mentre l'ultima parte del libro è molto piatta e lenta, l'ho trovata abbastanza pesante e facevo un po' fatica a proseguire.
Nell'insieme è un classico fuori dal comune, che mi ha trascinato in atmosfere quasi gotiche e che, nonostante in alcuni punti sia risultato un po' pesante, sono contenta di aver letto.


VOTO: 8

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