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mercoledì 22 maggio 2013

La ragazza di Bube - Carlo Cassola

La ragazza di Bube - Carlo Cassola
Pagine: 260
Edizione: Bur


TRAMA
All'indomani della Liberazione a Monteguidi, piccolo villaggio della Val d'Elsa, la giovane Mara conosce il partigiano Bube e se ne innamora. Ma Bube è ricercato per aver commesso un delitto, si da alla macchia, infine viene condannato a quattordici anni di carcere. Maturata grazie alla forza del sentimento per Bube e divenuta ormai donna, Mara decide di aspettare l'amato, pronta a costruire con lui una nuova vita.


RECENSIONE
Quando la prof. di italiano ci ha assegnato questo libro e io ho scoperto che era stato edito negli anni '60, ero un po' scettica. Mi aspettavo, infatti, uno di quei libri un po' vecchiotti che ai giovani non piacciono tanto, perchè si fa fatica ad immedesimarsi un una mentalità che non ci appartiene più. Poi, tutte le mie compagne di classe hanno cominciato a dirmi che era molto bello e ho deciso di noleggiarlo in biblioteca. 
Appena ho visto la copertina gialla e blu e la scrittura in grassetto, mi è venuta voglia di iniziarlo, lo sentivo già più caldo e vicino di quel che avrei immaginato.
Erano le 10 di sera, quando ho letto la prima pagina, e mi ha catturato talmente tanto che a mezzanotte mi sono accorta di averne già letto quasi la metà.
L'ho trovato da subito molto scorrevole, anche grazie alla scrittura che, nonostante qualche termine un po' antiquato, è abbastanza attuale. Inoltre i capitoli sono brevi, il libro è diviso in quattro parti e composto quasi interamente da dialoghi, in modo che si possa leggere in scioltezza.
A parte i dialoghi, un aspetto che l'autore ha svolto con grande destrezza, è quello dell'introspezione psicologica di Mara e Bube. 
Mi sono piaciuti molto, perchè sono due personaggi realistici in cui ognuno si può facilmente ritrovare; non sono irraggiungibili o inventati, come succede in molti casi: sono schietti, veri, ed entrano facilmente nel cuore di chi legge la loro storia.
Bube è un ragazzo che, a causa della guerra e della situazione politica, è più risoluto e serio di quello che un diciannovenne dovrebbe essere; Mara, invece, nel percorso del libro  subisce una trasformazione notevole. Ci viene presentata come una sedicenne spensierata, frivola, sempre di buonumore che, quando viene a contatto con l'amore e con le prime delusioni, si trasforma in una donna, più seria, responsabile e pensierosa, segnata dai dolori e dalle "scottature" della vita. "E' cattiva la gente che non ha provato il dolore, perchè quando si prova il dolore, non si può più voler male a nessuno."
La loro storia d'amore è particolare, perchè nessuno dei due sembra provare qualcosa di serio per l'altro, mentre invece sono molto legati. Mara si fa spesso desiderare, Bube a volte è distaccato, ma ci sono anche momenti molto piacevoli in cui si avvicinano l'uno all'altro, si sussurrano i loro sentimenti in modo delicato e poetico, e si crea un'atmosfera romantica, anche se non sdolcinata, che mi ha intenerito molto.
Dopo buona parte del libro leggera e entusiasmante, si arriva alla quarta parte. E' quella che racconta del processo di Bube, e in questo punto la narrazione diventa abbastanza statica e noiosa. Ci sono molte descrizioni della natura e delle situazioni politiche del momento, l'atmosfera si fa più grave, come se ciò che stanno vivendo i due, pesasse anche sul lettore. La narrazione in certi momenti era un po' altalenante, perchè da scene abbastanza movimentate o particolarmente riassuntive, si passava a lunghe digressioni, perciò la lettura è risultata un po' ostacolata.
Nonostante questo, in generale è un libro molto carino. Non me lo aspettavo, ma è perfetto per gli adolescenti e forse un adulto non può apprezzarlo nello stesso modo in cui può piacere ad un giovane. 
Non ha dettagli che lo rendono veramente unico, perchè l'amore è un tema presente in quasi tutti i libri; ma è tenero, delicato e al contempo schietto e vero e non è per niente complicato prenderselo a cuore, come io ho fatto.


VOTO: 9

2 commenti:

  1. Bellissimo! L'ho letto anni fa, ma ricordo ancora quante emozioni mi ha dato. È stata una rivelazione anche per me: non mi aspettavo tutta la delicatezza e la profondità che, invece, vi ho trovato.

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