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domenica 2 febbraio 2014

Rebirth - Matteo Zapparelli

Rebirth - Matteo Zapparelli
Pagine: 301
Edizione: Sogno Edizioni


TRAMA
Da millenni in ogni angolo del mondo si combatte una guerra segreta e sanguinosa tra i Figli di Argo, un'antica stirpe di licantropi, e l'oscuro Ordine della Croce d'Argento.
Una sola città vive in pace: Verona, la città dell'amore cantata da Shakespeare. Ma anche quest'ultimo baluardo sta per crollare, ora che l'Ordine schiera le proprie forze in disperato tentativo di annientare il nemico. E la scia di sangue crescerà fino ad assumere le forme di un fiume in piena.
Nel mezzo di questo vortice di violenza, Etienne e Sara si incontreranno quasi per caso. Lui, licantropo apostata che ha voltato le spalle ai propri fratelli per amore di una donna. Lei, ragazza sognatrice che gli ruberà il cuore con i suoi grandi occhi verdi. E, mentre cala la notte e sorge la luna piena, gli ululati echeggiano e le spade si innalzano, Etienne dovrà lottare per salvare la donna che ama e offrire al mondo un ultimo baluardo di speranza.


RECENSIONE
Di Matteo Zapparelli avevo già recensito Corner's Church e sono entusiasta del fatto che mi abbia riproposto di leggere un'altra sua creazione.
Questa volta, il genere cambia notevolmente perchè dal thriller si passa al primo volume di una saga dedicata al soprannaturale, i cui protagonisti sono licantropi.
Per una storia simile, avrei immaginato un'ambientazione remota, magari in una cittadina di montagna con pochi abitanti, mentre invece ho apprezzato l'audace scelta di far svolgere tutto a Verona. E' una città che, essendoci così vicina, nessuno potrebbe immaginare come scenario per un certo tipo di eventi, ma l'autore veronese non la fa risultare una scelta azzardata, bensì originale, grazie alle descrizioni suggestive. Rende onore alla sua città, esaltandone la bellezza con descrizioni accurate degli edifici e anche delle strade percorse, risaltando molto anche il contrasto tra la storicità e lo stile moderno. Ne è un esempio il covo dei Figli di Argo: un palazzo con un ingresso simile alla hall di un albergo, con un vasto ascensore dalle pareti di vetro che conduce, però, ai sotterranei in stile medievale, con un grande stanzone simile all'interno di una chiesa, in cui le avanzate telecamere sono sostituite dalle guardie. 
La scrittura è raffinata, ricca di immagini e, allo stesso tempo, scorrevole, efficace e avvincente.
La narrazione è divisa in capitoli brevi che si succedono con facilità, anche se in alcuni punti la storia risulta un po' intervallata, dato che ogni volta la scena si sposta su personaggi diversi. Per quanto riguarda questi ultimi, la caratterizzazione è ben fatta; inoltre nel corso della storia capita che, spinti dall'istinto, si smentiscano con i loro comportamenti e le loro azioni risultando incoerenti, proprio come succede nella vita reale. Ho apprezzato in particolare il personaggio di Sara che pur essendo la più comune nella storia, non passa per un'inutile spettatrice passiva, ma si comporta nel modo adatto alla situazione e cerca sempre di farsi valere.
Un'altra cosa che mi è piaciuta è stata l'idea di base e lo sviluppo che l'autore gli ha dato. Le storie di questo genere, solitamente, riguardano spesso l'essere paranormale che si innamora di una mortale, mettendola in pericolo e portando scompiglio nella sua vita. Qui, invece, pur essendo presente l'amore, tutto è incentrato sugli antichi divari tra le due fazioni. Quella illustrata meglio è l'Ordine della Croce d'Argento, costituita come una vera e propria setta religiosa, comandata da un console la cui identità è tenuta segreta ai membri, nata ai tempi dei Romani e caratterizzata da un simbolo. Della storia dei Figli di Argo, invece, vengono solo accennati alcuni dettagli, lasciando il lettore in attesa del secondo volume. 
L'unica pecca è che la storia d'amore mi è sembrata, a tratti, un po' calcata con molte frasi dolci. E' comprensibile che l'autore abbia fatto questa scelta, probabilmente per evidenziare il forte legame creatosi in un tempo sorprendentemente breve. Non mi ha particolarmente colpito per un semplice gusto personale, ma tirando le somme non è un dettaglio che sminuisce la storia; al contrario, da alcuni potrebbe essere gradito.
In ogni caso, dopo questi momenti molto "soft", la storia si riprende notevolmente, perchè "l'oasi di pace" data dall'unione dei due viene quasi sempre sconvolta da eventi che riportano l'attenzione sull'azione e il movimento.
Tutto il libro gira attorno ad un costante senso di fermento, in attesa di un grande evento che ci viene in parte anticipato per incuriosire, ma che poi non viene raccontato fino alle ultime pagine. Ottima tecnica, che spinge il lettore a proseguire verso un colpo di scena inaspettato.
Il finale sarebbe chiuso, se non fosse per una cosa lasciata in sospeso che stuzzica il lettore, lasciandolo in attesa del secondo capitolo della saga.


VOTO: 8-

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