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martedì 10 giugno 2014

Muoio dalla voglia di conoscerti - Aidan Chambers

Muoio dalla voglia di conoscerti - Aidan Chambers
Pagine: 285
Edizione: Rizzoli
Titolo originale: Dying to know you


TRAMA
Che cos'hanno in comune un vecchio e un ragazzo sconosciuti l'uno all'altro? Quando il vecchio in questione, uno scrittore, voce narrante di questo romanzo, incontra per la prima volta il goffo e guardingo Karl proprio non ne ha idea. Lo scoprirà vivendo la nascita di un'amicizia a sorpresa, fatta di scambi e di silenzi, di somiglianze e differenze. Karl ha bisogno dello scrittore perchè gli scriva una lettera destinata alla ragazza del suo cuore, Fiorella, grande lettrice e grafomane che esige da lui parole messe su carta.
Lo scrittore ancora non lo sa, ma ha bisogno di Karl per uscire da un isolamento che rischia di ucciderlo. Tra equivoci, rivelazioni, esperimenti d'amore giovane prende forma un romanzo forte come la vita.


RECENSIONE
Volevo leggere qualcosa di Chambers da quando avevo partecipato ad un suo evento al Festival Letteratura, e finalmente si è presentata l'occasione.
In copertina, un pesce che si guarda riflesso in uno specchio d'acqua, così come un vecchio autore ritrova un sè stesso più giovane in Karl.
Karl è un ragazzo adolescente dislessico che chiede aiuto al narratore, scrittore, per soddisfare le richieste della fidanzata, che da notevole importanza alla parola scritta per conoscere una persona e gli da una lista di temi su cui scrivere.
I personaggi sono essenzialmente questi, più altri sullo sfondo che non sono particolarmente rilevanti, se non alla fine.
Ho trovato molto interessante il fatto che tra Karl, Fiorella e lo scrittore si formasse una specie di triangolo amoroso. Tra il giovane e l'anziano, infatti, si fissano appuntamenti e si passano le giornate insieme, conoscendosi e frequentandosi. Il narratore, la cui stessa vita quotidiana viene sovrastata da questo ruolo di scrivano, mette in luce sotto i nostri occhi i sentimenti che prova nell'attesa di una mail di risposta del giovane, del suo arrivo, di una sua notizia e questi stessi sentimenti sembrano appartenere ad una storia d'amore. Il vecchio, infatti, come un innamorato, si sente rinvigorito da questo rapporto e ne ha bisogno per il sostegno e la compagnia che gli viene fornita.
In questa strana relazione è bello vedere come la saggezza dell'uno aiuti a far venir fuori il carattere forte e creativo del giovane, che riesce ad uscire dal suo guscio di timidezza e distacco, arrivando ad esprimersi.
Sono rimasta molto incuriosita da questi due personaggi, a causa del loro realismo. 
La narrazione è infatti composta prevalentemente da dialogo e ciò, oltre ad aumentare la scorrevolezza, fa sì che al lettore sembri di assistere a una partita di tennis in cui la partita sono le parole, e si ritrova a guardare prima a destra, poi a sinistra, assistendo a botta e risposta che spaziano su qualsiasi tema.
Ho apprezzato molto il fatto che i dialoghi non abbiano abbassato il registro, ma abbiano mantenuto uno stile colloquiale non frivolo, che arriva a toccare anche cose molto delicate come la depressione, la morte, la vita.
Sono discorsi di formazione, di insegnamento e anche il lettore non può uscirne vuoto, bensì ne trae un discreto malloppo di nozioni.
L'umanità di questo romanzo mi aveva colpito al punto che quando mi sono trovata lo scrittore davanti, al festival Mare di Libri, non ho potuto evitare di chiedergli se fosse tratto da una storia vera.
La risposta mi ha chiarito molte cose. Il libro è stato ispirato da un ragazzino di quattordici anni, andato a chiedergli di aiutarlo a scrivere un libro, ma il personaggio adolescente della storia e gli eventi a cui prende parte sono inventati. Nonostante questo, Chambers ha scelto di mettere buona parte di sè stesso nel personaggio dello scrittore, compiendo in questo modo un auto-analisi che aiuta il libro a diventare estremamente realistico.
Il personaggio femminile di Fiorella, invece, non mi è piaciuto per niente. Ma non sto parlando di inabilità dell'autore a descriverla, anzi. L'autore è talmente esperto nel descriverci i suoi difetti, la sua doppia faccia, che le emozioni che ci suscita non possono che essere negative nei suoi confronti. 
Questo dimostra l'efficacia della scrittura dell'autore e la sua maestria nel trattare della vita degli adolescenti. Questo fatto, mi ha spinto a voler leggere altri sui libri, tra cui Danza sulla mia tomba, che ho già acquistato e di cui ho grandi aspettative.


VOTO: 7/8

A partire da sinistra: Matilde, Aidan Chambers, io e Francesco Ehr, blogger di Book Reviews

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