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domenica 16 novembre 2014

Black Passion - Anna Grieco

Black Passion - Anna Grieco
Pagine: 218
Edizione: La mela avvelenata


(Allerta spoiler!)


TRAMA                    
Lilith è furiosa. Ancora una volta i suoi odiati nemici, gli arcangeli, sono riusciti a soffiarle da sotto il naso sua figlia Cassandra, la protagonista della profezia di Elijah, uno degli Unti del Signore. Ma la regina degli Inferi non ci sta a perdere e ordisce un piano diabolico per stanare i Fratelli di Luce. Il suo scopo è quello di costringere ad uscire allo scoperto proprio Cassandra, facendo leva sui suoi sentimenti.
La cacciatrice rossa cadrà nella trappola tessuta dalla sua perfida madre? E cosa sarò disposta a sacrificare pur di salvare il genere umano e coloro che ama? 


RECENSIONE                          
Il secondo capitolo della saga, Dark passion, si era concluso con un finale abbastanza sconvolgente, lasciandoci tutti sulle spine e in attesa dell'ultimo volume, che finalmente è arrivato.
E', sicuramente, quello che ho trovato più particolare e variegato, perchè pur ritrovando varie analogie con i precedenti, la narrazione e i temi principali cambiano notevolmente.
La prima figura che rincontriamo è quella di Lilith, regina degli inferi, che appare più lussuriosa e vorace che mai. Sempre rinchiusa nel suo mondo sotterraneo, si da ai piaceri carnali più sfrenati, uccide senza sensi di colpa, ma soprattutto è più meditativa e trama un piano per ottenere finalmente ciò che vuole. 
Se fino a qui tutto suona familiare, quando la scena si sposta sulla dimora degli Arcangeli cominciamo a percepire i primi cambiamenti. Sempre collocata a Brasov tra il gelo, la neve e le enormi montagne, si presenta tutt'altro che fredda. L'atmosfera è, infatti, estremamente diversa da quella tesa e pronta all'azione di sempre; è calda e familiare, come se tutti fossero radunati attorno a un enorme invisibile focolare. 
Cassandra e Azrael sono sempre legati da un forte legame, anche fisico, ma da quando la Cacciatrice Rossa è rimasta incinta, anche il cuore di ghiaccio dell'Arcangelo della morte si è sciolto. Quello che ricordavo come un personaggio tenebroso e inquietante è quasi irriconoscibile: addolcito dall'istinto paterno, suscita un'enorme tenerezza. La coppia, che nei libri precedenti avrei rappresentato sul piede di guerra o in vortice di passione, si trasforma in un romantico quadretto familiare.
A differenza di Red passion e Black passion in cui l'amore passava in secondo piano e spesso era bollato come vizio carnale, qui diventa un tema estremamente approfondito anche da altri punti di vista. Altri due innamorati, infatti, si aggiungono alla cerchia: sono l'arcangelo messaggero e l'amica di Cassandra, coinvolti in una relazione molto dolce, ma controllata, segreta. La sua potenza sembra strisciare tra gli spazi bianchi tra le parole, timorosa di presentarsi, perchè come risaputo, l'amore tra un'umana e un figlio di Dio è assolutamente vietato.
Questo fa sì che la concentrazione del libro sia principalmente spostata su questo argomento e se prima incontravamo sempre un ritmato intrico di azione e colpi di scena, qui ci spostiamo sul
campo della riflessione, della psich; ci vengono riferiti sentimenti e pensieri e la narrazione si fa più sentita e profonda, più accurata e studiata.
Abituatici a questa atmosfera, gli stadi finali non possono che stupirci. 
Appaiono ambientazioni diverse e inaspettate, soprattutto italiane, come per esempio Città del Vaticano, ma anche celesti: il Limbo.
Conosciuto grazie alla maestrale rappresentazione Dantesca, l'avevo sempre immaginato come un luogo verde, immerso nella natura, tra alberi e fiumi, un'eccezione di pace nel panorama travagliato dell'inferno. E' stato interessante vederne l'immagine nuova che l'autrice ci propone, soprattutto quando al suo interno si muove un personaggio ancora più interessante: una mutaforma.
Questi piccoli dettagli ci conducono lentamente verso il climax del libro: i colpi di scena cominciano a susseguirsi, una nuova creatura ci viene presentata, qualcuno che già conoscevamo, anche se indirettamente, torna a vivere. 
Il finale costituisce l'apice: è assolutamente inaspettato, aperto, lascia molte carte in tavola, cosa che non mi sarei aspettata, essendo questo l'ultimo capitolo della trilogia. 
Nonostante l'ordine venga parzialmente ristabilito, infatti, la situazione non è comunque accettabile, resta tesa, preannunciando nuovi disastrosi eventi. 
Squarci nel terreno, fiamme e anime in lotta, costituiscono un fermo immagine di grande effetto, che lascerebbe a bocca aperta soprattutto su uno schermo cinematrografico.
Come sempre, il romanzo è breve, scorrevole e da leggere tutto in un fiato. Mi ero creata delle aspettative, soprattutto sulla conclusione, che sono crollate a pezzi e mi hanno lasciata affamata di dettagli. Si spera, quindi, che questo ultimo capitolo non lo sia veramente e che l'autrice torni a stupirci.


VOTO: 7

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