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domenica 3 maggio 2015

Mr Gwyn - Alessandro Baricco

Mr Gwyn - Alessandro Baricco
Pagine: 158
Edizione: Feltrinelli


TRAMA                                                                          
Jasper Gwyn è uno scrittore. Vive a Londra e verosimilmente è un uomo che ama la vita. Tutt'a un tratto ha voglia di smettere. Forse di smettere di scrivere, ma la sua non è la crisi che affligge gli scrittori senza ispirazione. Jasper Gwyn sembra voler cambiare prospettiva, arrivare al nocciolo di una magia. Gli fa da spalla, da complice, da assistente una ragazza che raccoglie, con rabbiosa devozione, quello che progressivamente diventa il mistero di Mr Gwyn.


RECENSIONE                                                                          
Uno scrittore che smette di scrivere. Sarà mai possibile? Il lupo perde il pelo, ma non il vizio e nonostante tutte le attività palliative a cui affidarsi, l'impulso di mettere ordine ai pensieri su carta, di immortalizzare, sradicare da sè stessi i tormenti per donarli al foglio non svanisce. E così, Mr Gwyn decide di scrivere ritratti. 
Mr Gwyn è un personaggio geniale, forse quello che ho amato di più in tutti i libri di Baricco. Quasi meglio di Bartleboom, potrebbe scalare la vetta nella lista de "gli uomini della mia vita (ovviamente fittizi)". Un uomo un po' perso che, come succede un po' a tutti, non riesce a capire cosa gli manchi e per non perdere di vista la sua vita stessa, comincia a muoversi con cautela a fare un passo per volta con una lentezza saggia e ispiratrice, che gli apre gli occhi su cose che nella fretta consueta ci scorrono davanti e non le vediamo. Attorno a lui, stella centrale e più luminosa, una costellazione di figure femminili, precisamente tre, di forma diversa. La signora con l'ombrello è una nebulosa, presente anche senza esserci; la "segretaria" di Mr Gwyn una stella un po' cicciottella, ma stupendamente luminosa. Infine, l'ultima piccola stella selvaggia, che appare solo verso la fine e potrebbe sembrare, inizialmente, poco degna di nota, ma che riuscirà a prevalere e sovrastare le altre con la sfacciataggine e l'incuranza spietata che solo i giovani sanno avere, portando il desiderio a vincere sull'amore.
L'ambientazione è formidabile, così come tutto il resto del libro, e non ho il coraggio di parlarvene perchè non renderei giustizia e vi toglierei il piacere di leggerne. Posso solo dire che è curata con millimetrica precisione, ogni dettaglio viene portato in vita solo dopo ore di riflessione, come Don Chisciotte che per scegliere il nome per il suo cavallo e per sè stesso impiega giorni; la precipitazione non è lecita, se non anche questa parte di un disegno superiore.
Non sappiamo cosa Mr Gwyn scriva nei più o meno lunghi suoi "quadri", sappiamo solo che con lo sguardo pungente di un'aquila attraversa gli strati di pelle e legge dentro i modelli che gli stanno di fronte. E io so solo che in uno scrittore che scrive ritratti ci ho visto dentro Baricco stesso, Baricco che è capace di riflettere le anime e di costruire storie oniriche, sogni. La sua scrittura sembra quasi astratta, pennellata lievemente, quasi invisibile e ci trascina in un mondo che è tutto da interpretare, è tutto un indizio: il prologo di un universo immenso, uno spunto per una riflessione interiore profonda. Allo stesso tempo, riesce ad essere poi estremamente concreta, cinica, incurante degli sconvolgimenti che provocherà in chi ne verrà a contatto; delle scene riescono ad essere terribilmente commoventi, ci tirano sulla terra, ci fanno tornare con i piedi sul duro asfalto.
Con un fenomeno lampante di metaletteratura, Baricco intreccia Mr Gwyn con altre sue opere, costruendo un libro dentro al libro: Tre volte all'alba, nominato e letto da uno dei personaggi; Smith e Wesson, richiamato in poche righe che danno un piccolo spazio, che passa quasi inosservato, allo
stravagante metereologo Smith.
Sui libri di Baricco non riesco mai a dire molto, perchè sembra di sminuirli, parlandone. Vanno solo letti, soprattutto da chi ha la sensibilità giusta per percepirli in tutta la loro grandezza. 
Mr Gwyn è un libro decisamente particolare, il secondo più bello dopo Oceano Mare che ormai sta diventando insuperabile; anche qui, mondi e trame originali narrati con una scrittura che rende estatici e che non mi farebbe mai staccare dalle pagine.


VOTO: 9,5

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