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mercoledì 23 settembre 2015

The Program - Suzanne Young

The Program - Suzanne Young
Pagine: 405
Edizione: Simon Pulse
Titolo originale: The Program


TRAMA                                                                               
Nel mondo di Sloane, i veri sentimenti sono proibiti, il suicidio adolescenziale è un'epidemia e la sola soluzione è il Programma.
Sloane sa che non può permettersi di piangere di fronte agli altri. Con il suicidio che è ormai diventato un'epidemia internazionale, un semplice sfogo potrebbe mandarla al Programma, l'unico trattamento previsto. I genitori di Sloane hanno già perso un figlio e lei sa che faranno di tutto per mantenerla in vita. Sa anche che chiunque abbia affrontato il Programma è tornato vuoto, perchè la loro depressione è sparita - così come i loro ricordi.
Sotto costante sorveglianza a casa e a scuola, Sloane si arma di un'espressione coraggiosa e mantiene i suoi sentimenti il più nascosti possibile. L'unica persona con cui Sloane può essere sè stessa è James. James ha promesso di tenerla al sicuro e lontana dal trattamento e Sloane sa che il loro amore è forte abbastanza da affrontare qualsiasi cosa. Ma malgrado le promesse che si sono fatti, è sempre più difficile nascondere la verità. Si stanno entrambi facendo più deboli...la depressione si sta insinuando in loro. E il Programma sta arrivando a prenderli. 


RECENSIONE                                                                                                              
"All around me are familiar faces
worn out places, worn out faces
bright and early for their daily races
going nowhere, going nowhere
their tears are filling up their glasses
no expression, no expression
hide my head, I wanna drown my sorrow
no tomorrow, no tomorrow" 
Questa bellissima canzone di Gary Jules, Mad World, sembra essere scritta su misura per contestualizzare questo romanzo, perchè in poche parole riesce a racchiudere la semplice drammaticità che lo permea: attorno c'è luce ed è presto e tutti si preparano per le lotte giornaliere, che non li portano da nessuna parte. Devono nascondersi, soffocare il dolore e non c'è espressione, non c'è futuro. 

Immaginate di dover nascondere ogni vostro sentimento, che sia rancore, senso di perdita, tristezza o semplicemente una vaga debolezza che vi prende per caso.
Immaginate di scoppiare, allontanarvi dal mondo per piangere e urlare in libertà.
E ora immaginate quel mondo. Un mondo dove non puoi piangere neanche di fronte alla tua famiglia, perchè sei controllata, perchè i tuoi stessi genitori potrebbero segnalarti al Programma. Sareste bollati come depressi, possibili suicidi e trascinati via dalla vostra vita.
Immaginate di uscire dal programma, vuoti senza i vostri ricordi, e non riconoscere più il vostro ragazzo, le vostre amiche; non trovare i vostri vestiti nell'armadio e i vostri oggetti sulle mensole.
Immaginate di non avere più un passato, di non avere più un'identità.

Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha pensato: "come sarebbe bello se potessi dimenticare".
Ma il bello sta proprio nel non farlo. Anche tutto il male che abbiamo vissuto entra pian piano a far parte di noi e arriviamo ad un punto in cui ci rendiamo conto che non potremmo vivere senza, che non saremmo gli stessi se non avessimo all'interno il carico di dolore che ci ha fatto crescere. 
La perdita dell'identità, l'amnesia, la rimozione dei ricordi sono tematiche che mi hanno sempre spaventata e penso che questo sia stato uno dei libri più tristi che io abbia mai letto. Mi sono immedesimata molto facilmente in Sloane, perchè faceva sempre quello che avrei fatto io, approvavo il suo comportamento di fronte alla terribile situazione, il suo coraggio e comprendevo anche la sua impotenza. Sentivo male al cuore ogni volta che accadeva qualcosa di terribile e avrei continuato a leggere questo libro per ore, nonostante mi colpisse nel profondo, e non ne avevo tempo. E' drammatico quando un libro ti piace a tal punto che lo finiresti in un pomeriggio e non puoi farlo. Accompagnata da una specie di sehnsucht ho affrontato questa lettura, struggendomi e cercando ogni istante libero per tenerlo fra le mani. Inoltre, la scrittura scorre in maniera piacevolissima, come un filo che si srotola progressivamente da un gomitolo caduto a terra.
Le prime parole che mi sono capitate sotto gli occhi sono state "uncomfortably numb" , storpiatura del titolo della mia canzone preferita dei Pink Floyd e, come potrete immaginare, ho iniziato a leggere con una certa positività.
Per quanto riguarda i personaggi,  Sloane impersona l'eroina della storia e per questo deve essere forte, ribelle e combattiva, ma in un modo o nell'altro mi è sembrata anche abbastanza umana. Si illude, talvolta non si accorge di ciò che sta, in modo evidente, proprio davanti a lei, così come succede a tutti noi. James, e anche qualche altro personaggio, sono al contrario molto fictional, ovvero romanzati, senza
molti riscontri in persone reali, ma dopotutto leggo proprio per questo: innamorarmi follemente o odiare visceralmente personaggi immaginari, e questo romanzo mi ha permesso di farlo. Ho odiato, per esempio, gli handlers, ovvero coloro che supervisionano i ragazzi e che sono sempre pronti a strapparli dalla propria vita al minimo segno di debolezza. Portano il camice bianco e sono come degli infermieri al contrario, che invece di volere il bene dei propri pazienti, non fanno altro che causargli danno. Più in generale, tutto il sistema del Programma è composto da persone subdole, ipocrite e anche un po' sadiche.
Avendovi messo davanti agli occhi queste premesse, penso che potrete capirmi se dico di aver percepito la drammaticità di questo romanzo e di averlo letto e apprezzato in modo quasi viscerale, desiderando di potermi infilare negli spazi bianchi tra le parole per cambiarne il corso: partecipare, avvertire, salvare, ammonire. Ma i libri sono belli proprio perchè ci sfuggono, perchè l'inchiostro è impresso nella pagina e non possiamo cancellarlo e dobbiamo struggerci, seguire la sorte di personaggi che amiamo senza poter far niente. Spero che The treatment, il secondo libro, mi catturi allo stesso mondo.


VOTO: 9

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